Nipote del Maestro Franco Cassano e fratello dell’attrice e doppiatrice Stefania De Peppe, debutta a metà degli anni ottanta con il personaggio di Matt, batterista dei Bee Hive nel telefilm Love Me Licia (ispirato all’anime Kiss Me Licia) Nel 1988 ha interpretato la sigla del cartone animato Tutti in campo con Lotti, pubblicata su 45 giri Five Record. Parallelamente alla recitazione, lavora anche come produttore musicale, arrangiatore, compositore, cantante, collaborando con artisti quali: Pinuccio Pirazzoli, Ivana Spagna, Piero Cassano, Carlo Gargioni, Andrea Lo Vecchio, Marco Grasso, Danilo Amerio, Clara Serina, Alex Baroni, Toto Cutugno, Tony Amodio, Stefano Bersola e molti altri.

Ha composto e prodotto moltissimi jingle per spot TV in onda su Rai e Mediaset come quelli per Tamagotchy, Polaretti, Push Pop, Tanya Walking, Zaini Stranamore, Tifosotti.

Da diversi anni vive negli Stati Uniti dove collabora con diverse emittenti televisive e con vari artisti della musica mondiale tra i quali Bill Champlin ex cantante dei Chicago, Bernadette O’ Reilly, Martha Cancel, Peter Habib, Jorge Luis Cachin, Ariztia, Anthony Fedorov e altri.

Contemporaneamente nel 2008, decide di ricostruire i Bee Hive, ricomponendo il gruppo con parte della sua formazione originale con il nuovo nome Bee Hive Reunion, ed un nuovo singolo dal titolo “Don’t say goodbye, da lui scritto ed arrangiato, con promozioni tv e radio, seguito da un Reunion tour.

Dal 2009 al 2011 diventa endorser di MKM per le batterie Ddrum per il modello Dios.
Nel 2010 co-presenta l’edizione 2010 di Miss Italia USA California, nella cittadina di Sausalito, nella baia di San Francisco.
Nel 2011 torna sui palchi italiani con i Bee Hive Reunion per un mini tour di 4 concerti che riconfermano il loro successo.

Continua ad incidere e a pubblicare diversi singoli come solista parallelamente alla sua carriera di arrangiatore, musicista, compositore e produttore musicale.


Nico Fidenco

Nico Fidenco è un cantautore e compositore, che ha conosciuto una grande popolarità a partire dal 1960. Nel 1960, Fidenco era già in forza alla RCA Italiana a Roma, dove era stato introdotto da Franco Migliacci, come cantautore. Le sue canzoni sarebbero state interpretate da cantanti della RCA stessa. 

In quel periodo cominciavano ad avere successo cantanti caratterizzati da particolarità o difetti della voce, che ne mettevano in evidenza la personalità. Per questo motivo il direttore artistico Enzo Micocci giudicò interessante anche la sua voce, come del resto quella di Gianni Meccia con Odio tutte le vecchie signore e del primo Modugno (entrambi scoperti da lui). Nel 1966 lascia la RCA per passare alla Parade ma, da qui in poi la sua popolarità subisce una flessione, nonostante una partecipazione, la sua unica, al Festival di Sanremo nella sfortunata edizione del 1967 passata alla storia per la morte di Luigi Tenco. Dopo aver ridotto le proprie incisioni pop, Fidenco tornò a occuparsi nuovamente di colonne sonore, componendo per il cosiddetto Cinema di genere per tutti gli anni settanta e ottanta. Sul finire degli anni settanta e i primi anni ottanta ritrovò una inaspettata popolarità presso il pubblico dei più piccoli, anche in termini di vendite, grazie alle numerose sigle incise per gli anime giapponesi, vero e proprio fenomeno di costume televisivo di quel periodo. La sigla Don Chuck Castoro infatti riuscì a vendere oltre quattrocentomila copie, riportandolo in classifica.


Altre sigle di successo furono Hela Supergirl che vendette 180 000 copie, Cyborg, i nove supermagnifici, Don Chuck story, Sam il ragazzo del west, Godzilla e in particolare Bem, forte anch’essa di oltre duecentomila copie vendute. Il brano era la sigla della prima serie del controverso anime Bem, primo vero cartone animato dell’orrore. Anche il brano di Fidenco non si discosta molto dalle atmosfere cupe della serie, sottolineandole con un coro di bambini, effetti sonori inquietanti e un testo giudicato all’epoca troppo forte per un pubblico infantile. Il brano nel corso degli anni ha assunto un vero e proprio status di cult.


Gian Paolo Daldello

Gian Paolo Daldello è un paroliere e cantautore, inizia a muovere i primi passi nel mondo delle sigle quando è ancora molto giovane prendendo parte alla realizzazione della sigla di Remì e prima ancora aveva partecipato ai cori della sigla di Zorro. Il suo esordio da solista avviene nel 1980, quando interpreta la sigla iniziale e finale della serie Addio Giuseppina. Dopo un periodo di pausa, ritorna nel mondo delle sigle da adolescente, su segnalazione di Enzo Draghi interpretando alcune sigle per la Mediaset tra queste ricordiamo A tutto Gas Motori in Pista, He-Man, Libro Cuore e Tartarughe Ninje alla Riscossa che è senza dubbio la sua interpretazione più famosa. Lascia del tutto il mondo delle sigle nel 1991 a ventidue anni.


Marco Destro

Marco Destro è un cantante interprete di varie sigle di cartoni animati Ha iniziato la sua carriera di cantante nei primi anni novanta. In quel periodo si mise in mostra vincendo anche due puntate del programma Karaoke, presentato da Fiorello e raggiungendo la fase finale della celebre trasmissione Bravo Bravissimo, presentata da Mike Bongiorno. Negli anni novanta ha inciso molte sigle di telefilm e cartoni animati Mediaset, tra cui Insuperabili X-Men, Power Rangers, Conan (serie televisiva ispirata ai racconti dedicati al personaggio di Conan Il Barbaro, ideato da Robert Ervin Howard) Action Man e Che campioni Holly e Benji!!!, incisa in coppia con Cristina D’Avena. Dopo 17 anni di inattività è tornato a cantare e nel 2014, grazie alla cartoon cover band Puff Purple, salendo sui palchi d’Italia riproponendo brani della sua infanzia riarrangiati in chiave hard rock e heavy metal. 


Fogus

Roberto Fogu, noto anche con lo pseudonimo di Fogus è stato un cantante e un pianista italiano.


Di origine sarda, pianista e arrangiatore di Don Marino Barreto Jr. si è esibito in molti locali tra cui il locale Elefante Bianco a Roma. È stato un raffinato pianista e suonava anche il trombone. Ha lavorato per tanti anni come musicista in Rai. Nel 1974 compose assieme a Marcello Ramoino la colonna sonora del film Prostituzione di Rino Di Silvestro. Si è poi dedicato all’esecuzione di sigle italiane dei cartoni animati come quelle di Jeeg robot d’acciaio e Ryu il ragazzo delle caverne. Nel 1982 incise come Orchestra Roy Fogusson String’s l’album Incontro. Nella stagione 1988-1989 raggiunse il culmine della carriera come direttore artistico del coro di Gallicano, dove impostò l’attività musicale sulla musica leggera più che sulla musica classica.


La sigla italiana dell’anime Jeeg robot d’acciaio è a lungo stata attribuita erroneamente a Piero Pelù, cantante dei Litfiba, che a proposito di Fogu ha dichiarato: “Voglio girare un film su di lui, con quel suo timbro dannatamente soul e una vita tutta da raccontare…”L’equivoco nacque dal fatto che il gruppo Edipo e il suo Complesso cantò una cover di Jeeg robot d’acciaio imitando lo stile vocale di Pelù, nell’album Pura lana del 1990. Vista la grande notorietà di Pelù, cominciò a girare la voce che fosse proprio quest’ultimo a cantare. La diffusione della leggenda tramandò poi che Pelù fosse autore proprio della sigla originale.


In omaggio alla leggenda, nel 2008 Piero Pelù ha eseguito una sua versione di Jeeg robot d’acciaio, contenuta nell’album solista Fenomeni.